A TUTTO TONDO
Un set fotografico circolare. 360 fotografie, distanziate di un grado e scattate intorno al soggetto, vengono poi applicate su supporti calamitati e ricomposte su una lastra in metallo. La fotografia n°0 e n°360 segnano la apertura/chiusura del cerchio, identiche per posizione e taglio, differiscono nell'espressione del volto evidentemente modificato dallo scorrere del tempo, unica variabile che interviene a rompere/infrangere la geometria dell'infinito.
Un ritratto in progress. Il risultato dell'operazione comporta una riconoscibilità figurativa sebbene labile, effimera, sfuggente, incerta... sembra acquisire similitudini a ciò che siamo in questa vita. Per questo motivo l'artista si ripropone di modificarne la composizione con una cadenza quinquennale, nel tentativo di cogliere i sintomi e i segnali della temporalità. Riconducendosi così, ad un immaginario letterario* dove il protagonista, immune allo scorrere del tempo, ne osserva l'inevitabilità nel proprio ritratto.
*O. Wilde,"Il ritratto di Dorian Gray", U.K., 1890 |
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